Durante la sua visita a Verona, Papa Francesco ha incontrato sacerdoti e giovani esortando tutti a non abituarsi al male.
Papa Francesco ha iniziato la sua visita pastorale a Verona partendo alle 6.30 di questa mattina dall’eliporto del Vaticano.
All’interno della Basilica di San Zeno, il Pontefice ha incontrato circa 800 sacerdoti e religiosi, mentre altre 5.500 persone attendevano fuori, in Piazza San Zeno.
Durante questo incontro, ha condiviso un messaggio potente e significativo: “C’è il rischio che il male diventi normale. È un rischio questo… Il male non è normale. Non deve essere normale. Nell’inferno sì, ma qui no. Il male non può essere normale e che facciamo l’abitudine delle cose brutte… e così diventiamo complici“.
La visita di Papa Francesco a Verona
Giunto nella città veneta in elicottero, come riportato da Rainews.it, il Pontefice è stato accolto con calore dalle autorità locali. Tra cui il vescovo di Verona, il presidente della Regione Luca Zaia, il prefetto della città e il sindaco.
L’arrivo è avvenuto nel piazzale adiacente allo stadio Bentegodi, da dove Papa Francesco ha proseguito in auto papale verso la Basilica di San Zeno.
Il Capo della Chiesa ha poi criticato il carrierismo all’interno della Chiesa. “C’è il rischio di vivere anche l’apostolato nella logica della promozione di noi stessi e della ricerca del consenso, anche di fare carriera: è bruttissimo; invece che spendere la vita per il Vangelo e per un servizio gratuito alla Chiesa“.
Ha inoltre sottolineato che è Dio a scegliere i suoi servitori e che, anche nelle difficoltà, bisogna mantenere fiducia.
Un messaggio per i giovani
Dopo l’incontro nella Basilica, il Papa si è spostato in Piazza San Zeno per incontrare i bambini e i ragazzi, portando loro un messaggio di speranza e incoraggiamento.
Successivamente, ha raggiunto l’Arena di Verona per l’evento “Arena di Pace – Giustizia e Pace si baceranno“.
Questo evento ha visto una grande partecipazione di pubblico, un momento di riflessione e preghiera dedicato ai temi della pace e della giustizia.